26 febbraio 2010

I Diritti d'Autore...

vengono continuamente messi in discussione...


Anche in modo simpatico!



(NOTIZIA COPIATA grazie a Strafanici! eh eh eh :-)

25 febbraio 2010

Avvisi & Richiami




La mia iscrizione a Friendfeed mi fa subito seguire il gruppo Library 2.0 che condivide, tra i tanti, un articoletto di American Libraries Magazine dal titolo:
10 idee tecnologiche che la vostra biblioteca può implementare dalla prossima settimana.

Incuriosita, scorro le 10 idee e noto subito i commenti di bibliotecari scolastici americani che mi fanno scoprire che anche nel paese del Bengodi bibliotecario, non sono tutte rose.
Alcuni commenti rivelano infatti una realtà di povertà che sembra non permettere alle biblioteche scolastiche di fare alcun passo verso le nuove tecnologie: incredibile ma vero! troppi pochi soldi, troppo lavoro da svolgere, troppo poco personale, scarsità di interesse e collaborazione da parte delle altre componenti della scuola, blocchi amministrativi sul web.

Però, in mezzo alle 10 idee proposte da Ellyssa Kroski, che comunque non sono poi così "impossibili", ne segnalo una che mi sembra interessante, non perché sia particolarmente innovativa (*), ma perché semplice e facilmente realizzabile.
Ecco qua:
                                       
[...] 2. L'utilizzo di SMS per inviare avvisi e richiami agli utenti
 
L'SMS (Short Message Service) è ideale per comunicare.  
Se la vostra biblioteca invia avvisi ai suoi utenti, la possibilità di inviare SMS è un'ottima alternativa alla posta elettronica, ed è molto più utile per la maggior parte dei clienti più giovani.  
La ricerca ha dimostrato che l'attuale generazione di studenti vede le e-mail vecchie e obsolete, e si basano quasi esclusivamente sull'invio di SMS per comunicare con gli altri.  
Ci sono sistemi che forniscono una soluzione d'invio di SMS direttamente, ma anche se non si dispone di una funzione SMS integrata, con un piccolo sforzo è possibile inviare informazioni SMS via e-mail gateway.
La maggior parte dei cellulare dispone di un gateway che consente alle e-mail di essere trasmesse a un telefono cellulare via SMS.
[...] 

(*) Sistema usato ormai da qualche anno dalla mia igienista dentaria per ricordarmi i suoi antipatici appuntamenti 

20 febbraio 2010

La fatica di essere su diversi social network


si può ridurre con FriendFeed.


Che cosa significa? Beh, FriendFeed è un amico di tutti coloro che sono su diversi social networks: 
è infatti quello che si dice un aggregatore di social networks, serve cioè ad "aggregare" in un unico spazio tutte le nostre attività sociali così come anche quelle delle persone che vogliamo seguire.


Come funziona? è molto semplice: ci si registra, si aggiungono tutti i servizi  e le applicazioni social di cui si fa uso, come il proprio blog, Twitter, Flickr, YouTube, Google Reader, ed ovviamente Facebook.
(si può aggiungere i propri profili da 58 servizi web!), dopodiché in ogni istante si può vedere cosa fanno amici e colleghi ed altre persone rilevanti all'interno delle varie applicazioni social in cui sono attivi (Twitter, Flickr, Facebook, Blogger ecc. ecc.), commentando o rilanciando i loro interventi in altri spazi.
Naturalmente anche loro possono seguire in una sola pagina tutte le nostre attività online, in una forma che risulta veramente comoda.


Qui sotto una slide con la rappresentazione schematica dell'utilità di FriendFeed 
(inglese semplice!)


View more presentations from Daryl Pereira.

e qui sotto invece un video che mostra quali le semplici operazioni da compiere per iscriversiFriendFeed

14 febbraio 2010

Google Buzz ficcanaso?

A tutta la tribù di Gmail !

Paolo Attivissimo sul suo sito Il Disinformatico ci dà le dritte su come utilizzare il meglio di Buzz

e soprattutto come mollare la zavorra del peggio...

13 febbraio 2010

Biblioteche SENZA libri



Scaffali vuoti ?




Un paio di giorni fa ho trovato due articoli che parlavano di biblioteche senza libri.


Il primo articolo, sul mensile italiano di cronaca ed attualità, Controluce dello scorso 8 dicembre, informa della creazione dei Punti di prestito in piccoli comuni da parte del Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani (CSBCR). 
Questi Punti di prestito sono una novità che ha per finalità nobilissima  
"la diffusione della lettura, in una maniera efficace e con costi limitati allontanando un problema scoglioso come l'imbarbarimento della cultura oggi preponderante e pericoloso per le generazioni future" 
e che consiste nel sistemare in punti strategici, cioè in zona centro paese, facilmente raggiungibile), un OPAC, vetrine tematiche e presenza di personale referente.


Ecco uno di questi Punti di prestito:


Il singolare accordo tra il Consorzio SBCR e la ditta "Arte&Stile'" Parrucchieri di Lanuvio è il primo esempio, nei nostri luoghi, di "biblioteca diffusa": una tipologia nuova di servizio bibliotecario, pensato e allestito in un luogo frequentato per altri scopi, in tal caso grazie alla nascita di una collaborazione tra biblioteche ed esercizi commerciali, e per il futuro con alte potenzialità di aprirsi ai partners più vari. Una vetrina periodica viene allestita all'interno dell'esercizio, offrendo libri ed altro materiale con le stesse modalità in cui ciò avviene nello spazio di 'reference' della biblioteca pubblica tradizionale. Come in biblioteca, i libri possono essere presi in prestito e restituiti entro 30 giorni. Per chi ha la tessera c'è anche la possibilità di restituire presso il negozio libri presi in prestito in una qualsiasi delle biblioteche del Consorzio SBCR.




IL secondo articolo l'ho trovato invece sul New York Times, nella rubrica Opinion, nella Room for Debate, dove si parla di biblioteche senza libri in ben altro modo.


Il tema dibattuto infatti è Do School Libraries Need Books? 
Le biblioteche scolastiche necessitano di libri?


Ne traduco qui l'introduzione:


Aggiornare le biblioteche scolastiche tradizionali è costoso, con la costante necessità di acquisire nuovi libri e di trovare lo spazio per l'immagazzinamento. Per di più, oltre a questo problema, gli studenti circolano tra le pile di libri sempre meno, e trovano molto più efficace lavorare on-line. Una scuola, 
la Cushing Academy, ha fatto notizia lo scorso autunno, quando ha annunciato che avrebbe dato via la maggior parte dei suoi 20.000 volumi e avrebbe trasformato la sua biblioteca in un centro digitale.
Le scuole hanno bisogno di mantenere le biblioteche tradizionali? Quali sono le conseguenze educative di avere studenti che leggono meno sulla pagina stampata e più sul web?


Non riporto le argomentazioni dei vari esperti, accademici e professori, a favore o contro l'iniziativa della Cushing Academy, che sta diventando un modello da seguire in tante scuole che subiscono la Crisi: l'inglese con cui vengono espresse le opinioni non è molto "accademico", anzi, è abbastanza comprensibile, come anche quello dei lettori che commentano, (in maggioranza contrari e arrabbiati!).


Nello scenario di questa realtà americana, emerge però anche qui un aspetto comune alla realtà italiana descritta sopra: dove non si trovano e non si sfogliano più libri ma si selezionano e salvano solo links e files, la presenza di un servizio bibliotecario di reference è decisamente ancora più importante e perciò deve venire potenziato notevolmente con un aumento considerevole di personale qualificato.
L'idea di togliere di mezzo il fondo cartaceo si sincronizza sull'espansione degli e-books: i nuovi e-readers (Kindle, Nook, IPad) aiuteranno a togliere di mezzo la carta stampata con la promessa di rendere comunque accessibili i suoi contenuti.
In verità c'è chi ha già pensato ai nostalgici del libro-feticcio ed ha inventato il profumo di libro da spruzzare senza problemi sul proprio e-reader, per provare ancora le vecchie sensazioni del bel  tempo che fu: quella del piacere di aver comprato un libro bello nuovo di zecca, con quell'odore di stampa fresca, oppure quella invece di leggere invece un vecchio libro dell'indimenticabile collana Medusa, a casa della zia Bettina, accoccolati su quella vecchia poltrona che sentiva un po' di pipì del suo Marameo.

11 febbraio 2010

Il dolore della bibliotecaria







Della serie "Storie Vere"...

Che lavoro fa un bibliotecario?

Un video che mostra, in modo chiaro e semplice, quali sono le operazioni che si compiono in una biblioteca. 
In una biblioteca scolastica generalmente tutti i compiti sono svolti quasi sempre contemporaneamente da una persona sola: da un onebandman, come ci definiva la prof.Sonia Minetto dell'Università degli Studi di Genova, in un Corso di "Reference" nel 2004...

einfach und deutlich, semplice e chiaro: si capisce quasi tutto, anche se non si conosce il tedesco! :-)

09 febbraio 2010

Internet Audience Analysis and Website Statistics

Dell'importanza di scegliere un CONTATORE DI VISITE 
al proprio sito o blog 
AFFIDABILE!!!

Questo blog era già stato visitato oltre 900 volte 
e oggi: zac!  fine delle trasmissioni! 

Ora ricomincio da capo con Shinystat con la speranza che non mi abbandoni...

(Abbandono: il reale rischio di ogni versione FREE, ovvero, gratis!)

Le nostre biblioteche scolastiche sono cambiate!

Come? 
Questa slide è un concentrato di INFO interessanti sul tema!

07 febbraio 2010

Una micro GUIDA riciclabile per la propria biblioteca

Seguendo uno degli infiniti consigli utili del bravissimo blogger maestroalberto (link che si può trovare anche qui a destra, tra i blog che seguo), ho trovato modo di stampare una minuscola GUIDA della mia biblioteca!


Il sito PocketMod segnalato da maestroalberto mi ha aiutato a stampare su un semplicissimo foglio A4, tutte le indicazioni importanti che voglio ricordare ai miei giovani utenti.
Dopo aver stampato il foglio A4, 
(chiunque lo può stampare per verificare il risultato come configurato da me su http://www.pocketmod.com/v2/ ),
è sufficiente piegarlo, con un briciolo di pazienza, come indicato sul sito (è segnalato perfino un video-tutorial su youtube!) per ottenere un minilibrettino di 6,5 x 10 cm, comodo da infilare nell'astuccio, o nel diario scolastico, in tasca ...
Il costo dell'operazione è minimo... :-))) e all'obiezione che nessun bibliotecario ha tempo di fare Origami, osservo che i ragazzi ne hanno e ci si divertono anche. ;-)