30 gennaio 2010

MacFlintstone

IPad: ovunque su internet trovo questa "pietra" di paragone...


Già! proprio una delusione! ...ma non per me, eh eh!  ... solo per gli Apple Fans!

27 gennaio 2010

Ordine e Disordine

Trovo sul blog di stellarita una bella citazione tratta dal testo di Riccardo Ridi "Pensare è classificare" (distribuito al corso di formazione "La classificazione" del Sistema bibliotecario di ateneo dell'Università Ca' Foscari, Venezia, settembre-dicembre 2001, col titolo "Introduzione al corso")

Oggigiorno si parla tanto di "società dell'informazione" e sempre più persone si guadagnano da vivere creando, trattando, spostando e organizzando informazioni. Ma è impossibile organizzare l'informazione prescindendo dalla classificazione. Classificare significa, come diceva Borges, esercitare una funzione critica; significa individuare una sorta di punto di vista e esplicitarlo; significa dichiarare le regole del gioco e permettere a tutti di giocare a carte scoperte; significa tracciare una mappa per aiutare tutti a raggiungere il proprio obiettivo. Organizzare l'informazione significa classificare, e classificare è qualcosa di così importante che non può rimanere monopolio dei soli bibliotecari, che pure ne sono gli specialisti.

Questo video chiarisce bene ciò che i bibliotecari scolastici cercano di far capire ai ragazzi durante i momenti dedicati alla User Instruction nelle classi:

la biblioteca scolastica, con la sua classificazione del sapere, è il luogo giusto per capire come si organizzano le informazioni e come è importante avere a disposizione poi una mappa per riuscire ad orientarsi anche in internet (google).
 

Una presentazione inconsueta ma efficace di un Sistema Bibliotecario

La presentazione di un Sistema Bibliotecario che punta tutto sulla MASSIMA soddisfazione del suo utente, NON può non offrire il servizio di Prestito Interbibliotecario!


24 gennaio 2010

Come Internet ha cambiato il tuo modo di pensare?

Questa mattina stavo preparando un brunch e ascoltavo sulla RSI Rete2la puntata di quell'imperdibile trasmissione che è "Il Giardino di Albert", dal titolo
Tecno-scienza tra immaginazione e realtà:  Dall’homo sapiens all’homo digitalis 
durante la quale c'erano interviste a grandi nomi della ricerca internazionale, 
come lo storico della scienza George Dyson, il guru del digitale Nicholas Negroponte
presenti alla recente 5a edizione del Festival delle scienze di Roma
che si è concluso domenica 17 gennaio e in cui sono stati proposti i

[...] temi del rapporto tra scienza e tecnologia e il ruolo della scienza nel mondo digitale che sta cambiando la nostra quotidianità [...]



Alla questione fondamentale che è stata posta 


Come Internet ha cambiato il tuo modo di pensare? 


sono state date risposte diverse che si possono leggere sul sito  Edge@DLD
Mi è piaciuta molto la risposta di George Dyson che dà una bella immagine del cambiamento del nostro apprendere, del nostro modo di imparare PRIMA di Internet e DOPO Internet.
Provo a tradurla qui in italiano:


KAYAKS vs CANOES


Nell'oceano Pacifico settentrionale, vi erano due modi di costruire imbarcazioni. Gli Aleuti (e i loro parenti costruttori di kayak) vivevano su aride isole prive di alberi e costruivano le loro imbarcazioni mettendo insieme strutture scheletriche da frammenti erosi di legno trovati sulla spiaggia. I Tlingit (e i loro parenti costruttori di canoe) costruivano le loro imbarcazioni, selezionando nella foresta pluviale alberi interi e scavando il legno fino a quando non rimaneva nient'altro che una canoa.
Gli Aleuti e i Tlingit raggiungevano risultati simili - massima imbarcazione / minimo materiale - attraverso mezzi opposti. Il flusso di informazioni scatenata da Internet ha prodotto una frattura culturale simile.Abbiamo usato, per essere costruttori di kayak, tutti i frammenti raccolti di informazione disponibile per assemblare una struttura che ci teneva a galla. Ora, dobbiamo imparare a diventare costruttori di canoa, scartando le informazioni inutili per rivelare la forma del sapere nascosta all'interno.
Sono stato un incallito costruttore di kayak, addestrato a raccogliere ogni legnetto disponibile. Non ne posso più di dover imparare nuove abilità. Ma coloro che non lo faranno, dovranno remare su ceppi, non su canoe.

22 gennaio 2010

Wiki per la biblioteca

Un Wiki può essere qualcosa di veramente interessante per una biblioteca, anche scolastica.
Ecco qui sotto una presentazione che può darne un'idea.
A partire da questa bella slide esplicativa in francese, inevitabilmente si arriva al


wiki  Bibliopedia  

e cioè al "site collaboratif pour bibliothécaires, documentalistes et archivistes francophones",  
che trovo mooolto interessante e pieno di suggestioni anche per la nostra realtà bibliotecaria!